=100 foto di un tempo vissuto e passato=
Raccolta foto di Giuseppe Pinna de Marrubiu.
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10 Sintonizzatore e piastra per cassette radio stereo.
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15 Michael Jackson, cantante statunitense. Re del pop.
17 Massimiliano Pani: "Io e Mina, la mia mamma comandante" .
20 Corrado Pani e Gloria Guida... in "La minorenne" (1974).
21 Corrado Pani e Claudia Cardinale.
24 Churchill e Stalin.
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30 Yuri Gagarin e Gina Lollobrigida, Mosca, 1961.
31 Tessera personale del tenente Valentina Skopintseva.
32 Johnny hallyday - 1994.
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34 Ernest Miller Hemingway noto più semplicemente come Ernest Hemingway (Oak Park, 21 luglio 1899 – Ketchum, 2 luglio 1961), è stato uno scrittore e giornalista statunitense.
35 Lupara... ovvero: - Fucile a canne mozze.
36 Ciao Nonnina...
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40 Vecchia cassetta con numeratore per chiamata in stanza.
41 Ecco il mio vecchio caro e ottimo AUNA 388-BT, impianto stereo con giradischi, cassette e bluetooth, è uno stereo che uso da tempo per ascoltare i vinili che collezionavo da ragazzo.
42 Questo è un compatto stereo giradischi radio cassette - Audio/Video.
45 La scuola nel '700.
46 Progetto scuola Italia.
48 The Dancing Couple, Jan Steen (1663). La danza dell'uovo.
49 "School for Girls" - Attributed to Jan Josef Horemans (1682.
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54 La mia vecchia stufa in ghisa degli anni '60.
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57 Le care e vecchie biglie di vetro multicolori... compagne di giochi.
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60 Avere vent'anni (1978) - Gloria Guida e Lilli Carati..
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80 Mary Millington in true blue confessions.
81 Easy tumbler pictures to take.
82 Mary Millington feet.
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95 Poster on be kind to animals.
96 David Chim Seymour - Couturière, Naples, 1957.
97 June Palmer (1 agosto 1940 a Londra , Inghilterra - 6 gennaio 2004), conosciuta anche come "June Power", era, insieme a Pamela Green , il più famoso dei modelli Harrison Marks degli anni '60, nelle sue pubblicazioni Kamera e Solo e nei suoi cortometraggi con nudità. Aveva misurazioni del 38-23-37.
98 Ann Miller, Debbie Reynolds and Jane Powell starred in "Hit The Deck" in 1955.
99 Lucas Cranach the Elder (1472/1553) - Paradise/Adam and Eve/Garden of Eden. Dipinto del 1530.
Attualmente presso Kunsthistorisches Museum.
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13 La sera di quel 2 aprile 1964 non fu una sera qualunque, per Mina. Ventiquattro anni li aveva compiuti da soli otto giorni e, neo-mamma lo era da quasi un anno di un bimbo, Massimiliano, avuto senza essere sposata e che per questo le era costato un processo mediatico con pochi procedenti e l'esclusione da tutte le trasmissioni RAI, all'epoca unica televisione operante sul territorio nazionale.
Era stata lei stessa ad annunciare la maternità ai giornali, sapendo bene a cosa sarebbe andata incontro: ma oltre allo scandalo della ragazza madre, poi, c’era quello del padre, il bell'attore Corrado Pani, sposato con la collega Renata Monteduro e impossibilitato a mettere fine al suo matrimonio in un Paese che avrebbe istituito il divorzio solo sei anni più tardi.I giornali scandalistici ci avevano sguazzato e, anche quando il piccolo era nato, avevano continuato a calcare la mano: “È una situazione penosa”, scriveva “Gente” ancora il 10 ottobre 1963, “e induce una volta di più a considerare che coloro che hanno fama tra il pubblico debbono più degli altri comportarsi in maniera da non suscitare scandalo”.
14 Ma ora, quel 2 aprile, la vita le concedeva la rivincita.
Già il pubblico non l'aveva mai abbandonata.
Il 3 gennaio, poi, la RAI le aveva chiesto di partecipare alle celebrazioni per i dieci anni dell'inizio delle trasmissioni tv in Italia.
Lei aveva accettato, sfruttando l’occasione per presentare il suo nuovo 45 giri, “Città vuota” (una cover di “It's a Lonely Town”, successo internazionale di Gene McDaniels uscito dalla penna di Doc Pomus e Mort Shuman, due che insieme avevano scritto cosucce come “Save the Last Dance for Me” per i Drifters di Ben E. King e “Viva Las Vegas” per Elvis Presley).
Il 45 giri, nella versione italiana di Mina, parla di una donna abbandonata, il cui dolore non è compreso dalla gente e che invoca il ritorno dell'amato: un rientro (il suo) in punta di piedi, quasi accettando di interpretare il personaggio che le avevano cucito addosso i media.
Ma a vincere era stata lei: “Città vuota”, per i primi sei mesi del 1964, aveva fatto su e giù tra la 12° e la 3° posizione della Hit Parade, unico 45 giri a resistere alla spallata di Sanremo 1964 e a lasciarsela alle spalle, nonostante brani destinati a diventare classici come “Non ho l'età” di Gigliola Cinquetti e “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo.
15 Michael Jackson, cantante statunitense. Re del pop.
16 Mina col piccolo Massimiliano Pani (n. Milano, 18 aprile 1963) che, oggi è un ottimo compositore, arrangiatore e produttore discografico italiano.
17 Massimiliano Pani: "Io e Mina, la mia mamma comandante" .
18 Mina e Corrado Pani, ai tempi della loro chiacchieratissima storia d'amore.
La vicenda di Mina contribuisce a una vera e propria evoluzione nel costume Italiano: di fatto, il Pubblico non manca di esprimerle la propria solidarietà.
19 Ho avuto dolori, malattie, incidenti stradali, un lungo periodo di ricovero in ospedale.
Ho pensato molte volte di non farcela e poi ne sono sempre uscita.
20 Corrado Pani e Gloria Guida... in "La minorenne" (1974).
21 Corrado Pani e Claudia Cardinale.
22 Il frontone del museo, con le sculture di Carl Paul Jennewein ispirate alla mitologia greca, con ai lati, due grifoni.
Il Philadelphia Museum of Art si trova ad ovest della Benjamin Franklin Parkway a Filadelfia. Fu fondato nel 1876 in occasione dell'Esposizione universale che celebrava il primo centenario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America e venne inaugurato il 10 maggio 1877.
23 Big Ben è il soprannome della campana più grande dell'orologio della torre all' angolo nord-est del palazzo di Westminster, conosciuto anche come House of Parliament, a Londra.
24 Churchill e Stalin.
25 Nel 38 d.C. l'imperatore Caligola, della dinastia Giulia-Claudia, avviò la costruzione di due nuovi acquedotti per portare le acque della Valle dell'Aniene a Roma: l'Anio Novus e l'acquedotto Claudio.
Entrambe le opere furono terminate sotto l'imperatore Claudio, nel 52 d.C. anche se sembra che... lo acquedotto Claudio (in latino Aqua Claudia), ottavo acquedotto romano in ordine di tempo, sia stato uno dei più importanti della Roma antica.
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29 I tre martiri di Piazza Giulio Cesare (1944) - Mario Cappelli, Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani, tutti e tre impiccati in Rímini.
Tre Martiri è la denominazione che accomuna i tre partigiani Mario Capelli, Adelio Pagliarani e Luigi Nicolò impiccati il 16 agosto 1944 nella piazza principale di Rimini, a loro poi intitolata dal 1946.
Essi rappresentano il simbolo della Resistenza e dei caduti nella lotta di Liberazione nel territorio della Provincia di Rimini.
I tre giovani partigiani, attivi nella Resistenza riminese sin dai primi giorni successivi all'Armistizio, nell'estate del 1944 facevano parte del medesimo Distaccamento della 29ª Brigata GAP "Gastone Sozzi". Durante una operazione di sabotaggio ad una trebbiatrice, con l'obbiettivo di impedire la trebbiatura del grano da consegnare ai nazifascisti, un gappista riminese fu riconosciuto e denunciato.
Catturato, fu costretto sotto tortura a denunciare i compagni di lotta.
A causa di queste informazioni i tre partigiani, che avevano come sede operativa la vecchia caserma di Via Ducale, nel centro storico di Rimini, vennero sorpresi dai nazifascisti il 14 agosto, mentre un quarto partigiano che era con loro, Alfredo Cecchetti, si salvò fortunosamente.
Imprigionati e torturati, non rivelarono i nomi di loro compagni.
Furono processati da un tribunale tedesco e riconosciuti colpevoli di "ammassamento clandestino di armi e munizioni a fine terroristico e di reati di sabotaggio e attentati contro cose e persone", il 16 agosto vennero condotti in piazza ed impiccati alle sette del mattino.
L'impalcatura della forca era ancora in piedi in mezzo alle macerie quando un mese dopo, il 21 settembre, le truppe alleate entravano nella città liberandola dai nazifascisti.
Il 9 ottobre 1944 la ricomposta Giunta Municipale, nominata dal C.L.N., deliberò di cambiare il nome della piazza Giulio Cesare in piazza Tre Martiri.
A seguito dell'intervento di un nuovo arredo urbano realizzato nel 2000, il luogo ove avvenne l'esecuzione è segnalato a terra dalla proiezione idealizzata della trave cui erano appesi i capestri, mentre sul muro dell'edificio prospiciente è posta una targa ricordo in bronzo realizzata dallo scultore Elio Morri.
Una lapide, che ricorda la base partigiana ove avvenne la cattura dei tre giovani, è murata sulla facciata della vecchia caserma in Via Ducale n. 5.
"(...) hanno trascinato via i tavoli, i loro corpi hanno traballato poi sono rimasti sospesi e immobili. Un attimo prima di rimanere sospesi, Capelli ha gridato "Viva Stalin", Nicolò e Pagliarani gli hanno fatto eco ripetuto con voce chiara e forte "Viva Stalin", secondo la testimonianza del partigiano Libero Angeli, presente in incognito sulla scena dell'esecuzione.
Un grido che spiega come fosse "il comunismo di Stalin allora campione dell'antifascismo. (...) Il loro stalinismo, come quello di tanti come loro, e morti come loro, era esigenza di giustizia.
Si nutriva di quel giustizialismo plebeo che ha sempre attecchito in seno alle masse popolari, già possedute alla fine del secolo scorso da un massimalismo anarchico mai soffocato del tutto; masse che nel periodo dell'occupazione, erano completamente all'oscuro della realtà sovieticostaliniana".
30 Yuri Gagarin e Gina Lollobrigida, Mosca, 1961.
31 Tessera personale del tenente Valentina Skopintseva.
32 Johnny hallyday - 1994.
33
34 Ernest Miller Hemingway noto più semplicemente come Ernest Hemingway (Oak Park, 21 luglio 1899 – Ketchum, 2 luglio 1961), è stato uno scrittore e giornalista statunitense.
35 Lupara... ovvero: - Fucile a canne mozze.
36 Ciao Nonnina...
37 Mike Bongiorno ospitò Mina per la sera del 2 aprile 1964 a “La fiera dei sogni”, l'aveva infatti chiamata tra le ospiti del quiz delle 21.15 di sul Secondo programma: lei, ragazza madre, perfetta via di mezzo tra la virginale e candida Gigliola Cinquetti e la peccaminosa e sensuale Ornella Vanoni.
Anche se “Città vuota” era ancora ben salda al numero 5, Mina avrebbe presentato il suo nuovo 45 giri, questa volta non più una timida ammissione di colpa, ma una fiera rivendicazione delle proprie scelte e della sua storia d'amore con l'adultero Corrado Pani, fin dal titolo: “È l’uomo per me”.
38 Primo Carnera (n. Sequals, 25 ottobre 1906 – m. Sequals, 29 giugno 1967) è stato un pugile, lottatore e attore italiano, naturalizzato statunitense nel 1953.
Soprannominato "La montagna che cammina" per la sua imponente stazza e, fu il primo italiano a conquistare un titolo mondiale di pugilato, quando il 29 giugno 1933 detronizzò Jack Sharkey per la corona iridata dei pesi massimi. Perse la cintura il 14 giugno 1934 dopo una sconfitta contro Max Baer.
All'apice della sua carriera fu noto per la vicinanza con il regime fascista di Benito Mussolini, di cui fu mezzo di
propaganda sino all'uscita dallo scenario pugilistico internazionale a metà degli anni trenta.
Cresciuto in un contesto di povertà, a partire dagli anni quaranta seppe trovare fortuna anche nel mondo del cinema e del wrestling. Recitò infatti in pellicole italiane e statunitensi, prima di intraprendere con successo la carriera da lottatore in Giappone.
Dopo aver girato il mondo come celebrità nei decenni successivi, abbandonò definitivamente il ring e fece ritorno in Italia negli anni sessanta.
Chiamato affettuosamente "Gigante buono", è noto per antonomasia come uomo di notevole statura e di eccezionale forza fisica.
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40 Vecchia cassetta con numeratore per chiamata in stanza.
41 Ecco il mio vecchio caro e ottimo AUNA 388-BT, impianto stereo con giradischi, cassette e bluetooth, è uno stereo che uso da tempo per ascoltare i vinili che collezionavo da ragazzo.
42 Questo è un compatto stereo giradischi radio cassette - Audio/Video.
43 Ricordate quando alla festa paesana del santo Patrono si dava fondo a tutta la paghetta di un anno?
44 Questa è la giovane Stefania Sandrelli nel film "Sedotta e abbandonata". Un film italiano del 1964, diretto da Pietro Germi, interpretato da Stefania Sandrelli, Aldo Puglisi e Saro Urzì. La pellicola fa parte di una trilogia iniziata con Divorzio all'italiana (1961) e che si concluderà con Signore & signori (1966).
45 La scuola nel '700.
46 Progetto scuola Italia.
47 Hillary Clinton e il suo libro di fake news per indottrinare i bambini delle scuole, prima delle elezioni.
48 The Dancing Couple, Jan Steen (1663). La danza dell'uovo.
49 "School for Girls" - Attributed to Jan Josef Horemans (1682.
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54 La mia vecchia stufa in ghisa degli anni '60.
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57 Le care e vecchie biglie di vetro multicolori... compagne di giochi.
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60 Avere vent'anni (1978) - Gloria Guida e Lilli Carati..
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80 Mary Millington in true blue confessions.
81 Easy tumbler pictures to take.
82 Mary Millington feet.
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91 Adamo ed Eva è un doppio dipinto a olio su tavola (172x63 cm per Adamo, 167x61 per Eva) di Lucas Cranach il Vecchio, siglato e datato 1528 (sulla tavola di Adamo, con un serpentello alato), e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Lucas Cranach detto il Vecchio è stato un pittore e incisore tedesco rinascimentale.
Il "cognome" con cui è noto è un toponimico, che deriva cioè dalla città natale.
Fu uno dei principali interpreti della scuola danubiana e della Riforma luterana nell'arte.
92 Lucas Cranach, Adamo ed Eva (1526) - Olio su legno, 117 x 80 cm – Londra, Courtauld Institute.
Quest’opera di Lucas Cranach il Vecchio unisce brillantemente il significato devozionale con eleganza pittorica e invenzione.
La scena si svolge in una radura dove Eva, ritta davanti all'Albero della Conoscenza, è colta nell'atto di consegnare una mela a un perplesso Adamo, mentre, intrecciato nei rami dell’albero, appare il serpente a sottolineare la figura dell’uomo che soccombe alla tentazione.
Alle figure principali vengono aggiunto un ricco apparato di uccelli e animali – un cervo, una cerva, una pecora, un capriolo con il suo compagno, un leone, un cinghiale e un cavallo, alcune pernici, una cicogna e un airone – a completamento di questa visione seducente di Paradiso.
Sul tronco sono indicati la data dell’opera, 1526 e il serpente alato, parte del logo scelto come marchio per la produzione del pittore.
Lussuria - Non esistono atti impuri.
Un destino bizzarro è capitato alla lussuria.
Da vizio animalesco, che renderebbe l'uomo simile alla bestia, è stato consacrato allo stato di virtù, o quantomeno di qualità da esibire.
Dietro, però, lo stesso moralismo sottinteso, lo stesso pruriginoso pregiudizio contro il corpo... Dopo le riflessioni su accidia e gola; per rendersi attraenti, per essere desiderati o quantomeno rispettati nel grande bazar para-darwiniano del prestigio sociale. Ma quello che è più strano è che la sua sorte bicefala è stata determinata dallo stesso moralismo sottinteso, dallo stesso pruriginoso pregiudizio contro il corpo.
La lussuria, fra i sette vecchi vizi capitali, è probabilmente quello che oggi si considera il più degno di ostentazione; eppure anche questo genere di ostentazione è molto più inquietante di quello che sembra a prima vista.
Il grande Gabriele D’Annunzio ebbe il vezzo di anticipare, a volte, pose che l’invenzione commerciale della ribellione adolescenziale avrebbe poi diffuso come comportamenti giovanili socialmente accettati e spesso incoraggiati: per lui, la lussuria non contava fra i peccati, anzi le peccata (altro vezzo) perché era una parte fondamentale del suo armamentario estetizzante di dedizione al piacere.
Adamo ed Eva, perdendo il loro primordiale stato di perfezione, per prima cosa perdettero il privilegio di non conoscere la vergogna; e la loro vergogna, non appena l’assaggiarono, cadde non – come forse sarebbe stato logico – sulla scelta di disobbedire all'unico comandamento che avrebbero dovuto rispettare, ma sulla nudità.
La colpa della trasgressione, quando nascono le idee di colpa e di trasgressione, è subito del corpo.
L’uomo sa di essere stato cacciato dal giardino dell’Eden nel momento in cui si scopre le pudenda.
E cerca, subito, di coprirle.
Difatti la nascita della vergogna e della civetteria sono una cosa sola, e l’Antico Testamento le fa di certo coincidere con l’inizio della vita terrestre.
Il catechismo che condanna la lussuria come massima espressione dell’egoismo, condanna la ricerca del piacere in sé in quanto "moralmente disordinata"; ma il disordine di quella ricerca istintiva è il segno della curiosità, di una pulsione incontrollabile a provare, a assaggiare, a sentire, a trasgredire divieti e dare un morso al frutto proibito.
Il povero Pietro Abelardo, filosofo e teologo che pagò, per il suo amore famoso quanto quello fra Paolo e Francesca, il tributo infame della mutilazione, discettava di un’innata "complessione fisica" incline alla lussuria, e connessa con il peccato originale.
Il principio di piacere è, anche, un principio conoscitivo; ed è un principio di disordine, di movimento, di ricerca; è un principio di entropia, di indipendenza e certamente anche di egoismo; soprattutto se si intende il piacere come una forza rispetto alla quale si è per forza di cose passivi, e si può solo scegliere se resisterle o cederle ed è irresistibile, e solipsistica, la tentazione, se vista come qualcosa rispetto alla quale l’unica scelta possibile è fra essere e non essere soggiogati.
Così, il concetto antico di passione – che oggi, curiosamente, è ancora in auge – risponde proprio a questa idea.
Il fascino della lussuria che si esibisce per ostentare, o anche solo dimostrare, la propria sensualità, sottintende l’idea di un corpo che idealmente potrebbe essere tenuto sotto controllo, o volutamente lasciato "libero" – come se fosse una parte accessoria di noi, come se noi non fossimo il nostro corpo ma potessimo disporne come di un oggetto. Per questo la consacrazione della lussuria non risponde a un’idea più illuminata di quella che la demonizzerebbe, ma si radica in un’antica e forse inconsapevole immagine di dualismo fra anima e corpo, presupposta da ogni morale repressiva.
Fra tutti i vizi capitali, la lussuria è forse quello che fa più ridere e più paura; più paura ancora dell’invidia
quale il vizio vergognoso, rimosso e nascosto.
Se l’invidia suscita una vergogna puramente morale, di certo la lussuria questo carattere l’ha conservato in maniera occulta e quindi più insidiosa.
Rimane appiccicato alla lussuria il senso di un’offesa, di un turbamento dell’ordine; di un abuso da cui bisogna difendersi anche nel piacere di incoraggiarlo; di una trasgressione – parola di cui si fa un gran uso compiaciuto e smodato, quando si parla di sesso, come pure dell’aggettivo "osceno".
Che =l’etimologia è incerta= rimanda a un segno di cattivo augurio, a qualcosa che è laido perché porta male; di cattivo augurio, perché offende il pudore della comunità, ed è dunque punibile dalla legge se commesso in pubblico.
Ma fare dell’osceno un idolo non è facile; e non è il gesto liberatorio che sembra.
Alla lussuria esibita rimane appiccicato un aspetto di oltraggio fisico, corporale, anche quando viene più spesso celebrata. Difatti, la retorica dell’osceno e della carne, che vuole consacrare il corpo, asseconda lo stesso pregiudizio dualistico che consente di colpevolizzarlo, di imbrigliarlo, di controllarlo come se fosse uno strumento, o un oggetto estraneo alla mente.
Forse per questo sono spesso così brutte, così goffe e poco realistiche, nella letteratura contemporanea e spesso anche nel cinema, le scene di sesso: a volte esilaranti, come quelle premiate in apposito concorso, quale il "Bad Sex in Fiction Award".
Per liberarsi dalla condanna dell’oscenità, dalla risata compiaciuta, dalla retorica della trasgressione e dalla paura del corpo e del sesso, la strada si trova risalendo la corrente. In una novella che forse è la meno boccaccesca di tutto il Decameron, poiché Boccaccio ha salvato la lussuria dal moralismo.
È la storia di Gian di Procida, sorpreso a fare l’amore con una giovane donna promessa al re ci ricorda che i due, per punizione, vengono legati nudi a un palo nella pubblica piazza, presso cui dovrebbero essere bruciati. Questi si vergognano, come Adamo ed Eva e, stanno a testa bassa cercando di coprirsi; la gente si raduna nella piazza per vederli, sghignazzare e spettegolare.
Ma quando li vedono, tutti e due nudi e belli come il sole, non solo nessuno si azzarda a ridere di loro, ma la folla si commuove e il re colpito dal grande silenzio... li grazia tutti e due.
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94 Holiday on the Buses cast (1973). 95 Poster on be kind to animals.
96 David Chim Seymour - Couturière, Naples, 1957.
97 June Palmer (1 agosto 1940 a Londra , Inghilterra - 6 gennaio 2004), conosciuta anche come "June Power", era, insieme a Pamela Green , il più famoso dei modelli Harrison Marks degli anni '60, nelle sue pubblicazioni Kamera e Solo e nei suoi cortometraggi con nudità. Aveva misurazioni del 38-23-37.
98 Ann Miller, Debbie Reynolds and Jane Powell starred in "Hit The Deck" in 1955.
99 Lucas Cranach the Elder (1472/1553) - Paradise/Adam and Eve/Garden of Eden. Dipinto del 1530.
Attualmente presso Kunsthistorisches Museum.
100
=100 foto di un tempo vissuto e passato=
E... non finisce qui
Pubblicato su Blogger oggi 03 dicembre 2017 alle ore 21,34 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
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