Vetusta è la Memoria racchiusa nel
dimenticatoio della recente Storia.
Manifesto di Gian(Carlo) Rossetti (1920 - 1994) del 1972 per i Pavesini.
26 Anarchists of Style… The Muse Edition: Marlene Dietrich. Marie Maddalena "Marlene" Dietrich (27 dic. 1901 - 6 mag. 1992) è stata un'attrice e cantante tedesca che ha tenuto sia la cittadinanza tedesca che quella americana.
27 Una delle famose opere rettificate preparate da Duchamp è il famoso orinatoio del 1917, chiamato Fontaine e firmato R. Mutt.
28 Dada artist Baroness Elsa von Freytag-Loringhoven was sexual libertine, who is believed by many to.
29
30 Elsa Hildegard Plötz (1874-1927) meglio nota come baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven, legó a Estados Unidos en 1910 y agitó el panorama neoyorquino con sus "free-street-performances".
31 Baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven 32
Manifesto di Gian(Carlo) Rossetti (1920 - 1994) del 1972 per i Pavesini.
=100 foto di un tempo vissuto e passato=
Raccolta foto di Giuseppe Pinna de Marrubiu
1 Qualcuno il 18 December 1858, ebbe l'idea di creare una nuova forma di tortura e, senza avvedersene,
inventò una rudimentale doccia non certo per lavarsi ...
inventò una rudimentale doccia non certo per lavarsi ...
2 Le mie immancabili centinaia di biglie multicolori... retaggio d'un passato.
3 A new book of photos by famous French photographer Robert Doisneau has been released. It showcases the day-to-day lives of Parisians in the 1950s, just after World War Two.
4 Rapports de Duchamp a Vinci. ha salvato la sua ORIGINE del MONDO.
Vinci, studio del sesso femminile ... Un'origine del mondo ovviamente da confrontare con la Fontaine de Duchamp!
Uno scorcio raro dei disegni anatomici di Leonardo da Vinci... Come uno dei più grandi artisti della storia è diventato il più grande anatomista della storia.
Vinci, studio del sesso femminile ... Un'origine del mondo ovviamente da confrontare con la Fontaine de Duchamp!
Uno scorcio raro dei disegni anatomici di Leonardo da Vinci... Come uno dei più grandi artisti della storia è diventato il più grande anatomista della storia.
Anche Leonardo da Vinci (15 aprile 1452 - 2 maggio 1519) resiste come il policromatico per eccellenza, l'epitome dell'Uomo del Rinascimento che si diletta in una vasta gamma di discipline: arte, architettura, cartografia, matematica, letteratura, ingegneria, anatomia, geologia, musica, scultura, botanica - il suo interesse per la scienza era tutt'altro che superficiale o amatoriale.
In Leonardo da Vinci: Anatomist (biblioteca pubblica), Martin Clayton, senior curator della Royal Collection, guarda ben oltre il suo iconico Uomo vitruviano per esplorare le illustrazioni anatomiche estremamente accurate di Leonardo che sono rimaste nascoste al mondo per quasi 400 anni dopo la morte di Da Vinci.
Sorto dall'ethos "fedele alla natura" dei suoi dipinti, il fascino di Leonardo per il corpo umano lo portò negli obitori e negli ospedali di Firenze, dove eseguì dissezioni di cadaveri, spesso di criminali giustiziati. La sua più grande impresa era capire il funzionamento del cuore.
Dopo aver scoperto un gonfiore a forma di bulbo alla radice dell'aorta, si avvicinò sorprendentemente a scoprire i meccanismi della circolazione sanguigna più di un secolo prima che la scienza formale arrivasse a questo. In effetti, ha iniettato la cera fusa nel cuore di un bue, poi un modello in vetro del calco e l'ha pompato con acqua con una sospensione di semi di erba per osservare i vortici al lavoro.
Quindi concluse che il gonfiore faceva chiudere la valvola aortica dopo ogni battito cardiaco.
Forse il suo disegno anatomico più famoso era di un uomo di 100 anni, che aveva riferito di essere in ottima salute poche ore prima della sua morte.
Quando Leonardo dissezionandolo per vedere "la causa di una morte così dolce" e trovò la cirrosi del fegato e un blocco di un'arteria al cuore, producendo la prima descrizione di ciò che è ora noto come occlusione vascolare coronarica.
Leonardo intendeva pubblicare i suoi disegni come un trattato illustrato sull'anatomia umana, ma quando morì nel 1519, i suoi documenti anatomici e relativi disegni, furono sepolti tra i suoi possedimenti privati e svaniti dalla vista pubblica.
Nei primi anni del 1600, circa 600 dei suoi disegni superstiti furono rilegati in un'unica raccolta e alla fine del secolo, si fecero misteriosamente raggiungere la Royal Collection.
Leonardo da Vinci: Anatomista raccoglie 90 di questi disegni seminali, contestualizzati in una vera discussione sul loro significato anatomico.
Accompagnare i libri è un'app per iPad, che presenta 268 pagine di quaderni di Leonardo in magnifica alta risoluzione.
Come grande artista, Leonardo aveva due vantaggi rispetto ai suoi anatomici contemporanei.
Prima di tutto, come scultore, ingegnere, architetto, aveva una comprensione intuitiva della forma - così, quando ebbe a sezionato un corpo, poteva capire in modo molto fluido come le diverse parti del corpo si adattassero, lavorassero insieme.
E poi, avendo fatto quella comprensione, come un disegnatore supremo, è stato in grado di registrare le sue osservazioni e scoperte in disegni di tale lucidità, è in grado di attraversare la forma, la struttura per lo spettatore in un modo che non era mai stato fatto prima e, in molti casi, non è mai stato superato da allora. Duchamp specifica e dimostra che ha chiamato così l'oggetto dell'orinale poiché in ciò, vi è e si nota che c'è un passaggio, un'idea di nascita.
Il battesimo è totalmente duchampiano come principio, che è intimamente bello portare la persona in un campo divino .....
Un altro concetto cruciale, è che il bacino della fontana diventa la piscina per il parto, l'unico osso distintivo dello scheletro maschile e femminile.
...Noi, a questo punto non ci estenderemo oltre sugli orifizi evidenziati di questa e in questa fontana sessuale, m
a se guardiamo da vicino questa forma bianca pura e formosa, possiamo benissimo vedere un velo nuziale (promesso all'unione e al parto), trasformato in una potenziale madre.
Disegno di genitali esterni e vagina, con note:
note sullo sfintere anale e diagrammi sulla disposizione suggerita delle sue fibre e sul suo modo di agire.
Collezione reale di Sua Maestà la Regina Elisabetta II.
5 Estratto dal Codice Huygens di Leonard de Vinci, foglio 22, studio dei corpi in movimento.
Le preoccupazioni e persino la grafica sovrapposta e punteggiata, così vicino ... Vinci / Duchamp.
Le preoccupazioni e persino la grafica sovrapposta e punteggiata, così vicino ... Vinci / Duchamp.
6 Duchamp, che dire del femminile ... la sposa?
7 Overlay (dall'autore di questo articolo) Gioconda e l'anatomia femminile, tutti negativi, come una radio, ha rivelato come la duplice natura di Vinci; Ovviamente, Duchamp percepiva questa complessa doppia visione sui corpi.
8 Chi sa di cosa s'argomenta, chi sa cosa stanno facendo e ...chissà, in quanti di voi hanno vissuto lo stesso tempo e momento???
9
10 Duchamp - che dire del femminile? ... Giovane donna di Bush...
11 L'uomo di Vitruvio di Vinci, sottolineiamo qui il luogo dei due centri, quello del quadrato e quello del cerchio. L'ordine geometrico che presiede alle proporzioni umane, un segno di un meccanico.
L'Uomo Vitruviano, illustra l'intima unione del cerchio (il cui centro è l'ombelico) della piazza (il cui centro è il sesso) e la proporzione divina (l'ombelico è il numero d'oro) ....
12
13 Halloween costume goals 1900 circa...
14 Duchamp, che dire del femminile? Tema ricorrente e vedova dell'opera Fresh Widow (firmata col pseudomino di Rose Sélavy). Così Duchamp, realizza anche questa finestra francese (di fronte alle finestre ghigliottina anglosassone - castratrices), questa -finestra francese-, finestre nere opache, blocchi chiusi invece di apertura, stipiti e quantità di cielo blu, chiamato Fresh Widow cioè, una felice vedova.
15 Locomotive aérodynamique à la gare de Lyon. Paris, 1937 © Boris Lipnitzki.
16
17 Ever wonder What Dating Was Like in the 1940s? How much did a drink cost? Where would you go for a dinner date? Was it terrible being single? ...Yes.
18 Duchamp, gioca sul genere, ed è dall'aspetto di un sistema di capelli che il desiderio viene rivelato; lasciamo l'ideale androgino e fuso per ritornare al corpo, sensuale e desiderante.
Desiderando dall'espressione lei è calda nel culo, ma anche desiderando e/o desiderato (e) guarda: guarda (lhooq). Duchamp riporta i capelli sul viso di Mona Lisa e dipinge il sesso ispirato all'origine del mondo nel suo lavoro postumo ...
Come non rivedere questa domanda ossessiva, nella performance eseguita per la cara e scandalosa Else Hildegard Plötz, spregiudicata e esibizionista. Così le biografie descrivono la più nota baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven, che nacque a Swinemunde (Pomerania) 1874-Parigi 1927; con Man Ray: la baronessa si rade i capelli pubici?
Questo artista newyorkese (Elsa - Lisa) è un pioniere del dadaismo; scultore, performer negli anni 1914-1920, ha anche prodotto un ritratto di Duchamp; ma è anche la vedova Joyeuse (nuova vedova) del suicidio del suo defunto marito.
È anche colei che inaugura la "falciatura" del suo cranio e dei suoi peli pubici, tutti filmati da Man Ray e Duchamp; ma il film non sarà mai completato.
19
20 Sappiamo bene che per due volte Duchamp si è travestito da donna sotto il nome di Rrose Selavy, la figura surreale di Eros è la vita, celebrata da Desnos e Breton.
Approccio sottile di una singola meccanica del desiderio che gioca da solo; anzi, essendo lui maschio, apparentemente femminile, visto come una donna dall'altra, vedendo la femminilità dell'uomo negli occhi dell'altro; c'è una modifica dello schema corporale e di genere per essere l'oggetto del proprio desiderio.
Per girare in cerchio, è un'ossessione di Duchamp (ruota di bicicletta - rotoreliefs - smerigliatrice di cioccolato - mulino con acqua - giro dei singoli ...). "Barbette", Foto di Man Ray, il grande complice di MD. - il soprannome di Barbette evoca ovviamente i capelli.
21 Jane Chafin's Offramp Gallery.
22 Jane Chafin's Offramp Gallery.
23
24 A young Brigitte Bardot in "Manina, la fille sans voiles" aka The Lighthouse-Keeper's Daughter, 1952, France.
25 Fotografia del Grande Vetro, dove vediamo chiaramente il punteggio in 2 mondi; uno in prospettiva, maschile e terrestre, organizzato da un punto di fuga / punto di origine e un mondo alto e arioso che obbedisce alle leggi immanenti; quello della sposa.
11 L'uomo di Vitruvio di Vinci, sottolineiamo qui il luogo dei due centri, quello del quadrato e quello del cerchio. L'ordine geometrico che presiede alle proporzioni umane, un segno di un meccanico.
L'Uomo Vitruviano, illustra l'intima unione del cerchio (il cui centro è l'ombelico) della piazza (il cui centro è il sesso) e la proporzione divina (l'ombelico è il numero d'oro) ....
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13 Halloween costume goals 1900 circa...
14 Duchamp, che dire del femminile? Tema ricorrente e vedova dell'opera Fresh Widow (firmata col pseudomino di Rose Sélavy). Così Duchamp, realizza anche questa finestra francese (di fronte alle finestre ghigliottina anglosassone - castratrices), questa -finestra francese-, finestre nere opache, blocchi chiusi invece di apertura, stipiti e quantità di cielo blu, chiamato Fresh Widow cioè, una felice vedova.
15 Locomotive aérodynamique à la gare de Lyon. Paris, 1937 © Boris Lipnitzki.
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17 Ever wonder What Dating Was Like in the 1940s? How much did a drink cost? Where would you go for a dinner date? Was it terrible being single? ...Yes.
18 Duchamp, gioca sul genere, ed è dall'aspetto di un sistema di capelli che il desiderio viene rivelato; lasciamo l'ideale androgino e fuso per ritornare al corpo, sensuale e desiderante.
Desiderando dall'espressione lei è calda nel culo, ma anche desiderando e/o desiderato (e) guarda: guarda (lhooq). Duchamp riporta i capelli sul viso di Mona Lisa e dipinge il sesso ispirato all'origine del mondo nel suo lavoro postumo ...
Come non rivedere questa domanda ossessiva, nella performance eseguita per la cara e scandalosa Else Hildegard Plötz, spregiudicata e esibizionista. Così le biografie descrivono la più nota baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven, che nacque a Swinemunde (Pomerania) 1874-Parigi 1927; con Man Ray: la baronessa si rade i capelli pubici?
Questo artista newyorkese (Elsa - Lisa) è un pioniere del dadaismo; scultore, performer negli anni 1914-1920, ha anche prodotto un ritratto di Duchamp; ma è anche la vedova Joyeuse (nuova vedova) del suicidio del suo defunto marito.
È anche colei che inaugura la "falciatura" del suo cranio e dei suoi peli pubici, tutti filmati da Man Ray e Duchamp; ma il film non sarà mai completato.
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20 Sappiamo bene che per due volte Duchamp si è travestito da donna sotto il nome di Rrose Selavy, la figura surreale di Eros è la vita, celebrata da Desnos e Breton.
Approccio sottile di una singola meccanica del desiderio che gioca da solo; anzi, essendo lui maschio, apparentemente femminile, visto come una donna dall'altra, vedendo la femminilità dell'uomo negli occhi dell'altro; c'è una modifica dello schema corporale e di genere per essere l'oggetto del proprio desiderio.
Per girare in cerchio, è un'ossessione di Duchamp (ruota di bicicletta - rotoreliefs - smerigliatrice di cioccolato - mulino con acqua - giro dei singoli ...). "Barbette", Foto di Man Ray, il grande complice di MD. - il soprannome di Barbette evoca ovviamente i capelli.
21 Jane Chafin's Offramp Gallery.
22 Jane Chafin's Offramp Gallery.
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24 A young Brigitte Bardot in "Manina, la fille sans voiles" aka The Lighthouse-Keeper's Daughter, 1952, France.
25 Fotografia del Grande Vetro, dove vediamo chiaramente il punteggio in 2 mondi; uno in prospettiva, maschile e terrestre, organizzato da un punto di fuga / punto di origine e un mondo alto e arioso che obbedisce alle leggi immanenti; quello della sposa.
Sarebbe quasi sufficiente fermarsi qui per capire così come le connessioni di Duchamp e Vinci siano numerose.
E' l'artista più intelligente del secolo ebbe a dire Breton, rimanendo tuttavia, avaro di ammirazione, per Duchamp. Pittore, Duchamp lo era agli inizi, ma anche nella figura di G rand-glass 8, di Sketch designer, diagrammi e piani commentati di testi, frecce e piani.
E' l'artista più intelligente del secolo ebbe a dire Breton, rimanendo tuttavia, avaro di ammirazione, per Duchamp. Pittore, Duchamp lo era agli inizi, ma anche nella figura di G rand-glass 8, di Sketch designer, diagrammi e piani commentati di testi, frecce e piani.
Non supporta le tracce e i gesti della pittura; esperto di un'arte "secca".
Tuttofare di oggetti assemblati, deviazioni meticolosi (perché ot starnuto, il suono di combinazione, con la lingua nella guancia, Underwood, apolinère smaltato, vedova di fresco, si M ...) ogni volta che i materiali sono scelti con grande cura, in pelle, legno, marmo, argento, polvere raccolta ...); i migliori artigiani convocati, i processi di stampa, i supporti, le dimensioni, sono pensati.
Tuttofare di oggetti assemblati, deviazioni meticolosi (perché ot starnuto, il suono di combinazione, con la lingua nella guancia, Underwood, apolinère smaltato, vedova di fresco, si M ...) ogni volta che i materiali sono scelti con grande cura, in pelle, legno, marmo, argento, polvere raccolta ...); i migliori artigiani convocati, i processi di stampa, i supporti, le dimensioni, sono pensati.
26 Anarchists of Style… The Muse Edition: Marlene Dietrich. Marie Maddalena "Marlene" Dietrich (27 dic. 1901 - 6 mag. 1992) è stata un'attrice e cantante tedesca che ha tenuto sia la cittadinanza tedesca che quella americana.
27 Una delle famose opere rettificate preparate da Duchamp è il famoso orinatoio del 1917, chiamato Fontaine e firmato R. Mutt.
Il principio artistico qui è il principio di inversione.
Un oggetto verticale viene invertito orizzontalmente.
Un oggetto industriale seriale diventa un oggetto d'arte unico.
Un orinatoio maschile diventa una fontana femminile.
Un ricettacolo passivo diventa una sorgente di pool attiva
Un oggetto macchiato diventa una fonte pura.
Inoltre, se siamo d'accordo che l'inversione è il principio attivo di questa azione artistica, l'oggetto è firmato R. Mutt, invertito in modo che diventi R. Mutt, cioè Mutter (in opposizione a Water- Vater .....).
C'è una strana e inquietante frase in Duchamp, che ebbe a dire: "l'orinatoio è e abbiamo visto che era per donne" ...Jacques Levine, nella discussione al simposio Cerisy (op.cit, p. 155) afferma: "Questa organizzazione sado-maso in relazione alla madre è dove l'arcaismo è. C'è un Super-Io aggressivo di Duchamp. Questa frase è una cosa che si trova molto spesso, non solo nelle analisi degli adulti, ma anche, e anche nella sua forma grezza sotto forma di parole infantili: "piscerò su mia madre".
Troviamo R. Mutt / mormorio.
Duchamp specifica che ha chiamato così l'oggetto dell'orinale; poiché c'è un passaggio, un'idea di nascita.
Il battesimo è totalmente duchampiano come principio, è bello portare la persona in un campo divino .....
28 Dada artist Baroness Elsa von Freytag-Loringhoven was sexual libertine, who is believed by many to.
29
30 Elsa Hildegard Plötz (1874-1927) meglio nota come baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven, legó a Estados Unidos en 1910 y agitó el panorama neoyorquino con sus "free-street-performances".
31 Baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven 32
33 Nella bottiglia di Klein, era apparentemente assente il riferimento sessuale, ma in contemporanea questi suggeriva che il "porta bottiglie doveva pur mantenerla penetrando questo oggetto androgino", così coma la vagina e il pene si compenetrano a loro volta...
Così come in questa bottiglia di Klein.
Così come in questa bottiglia di Klein.
34 Robert Doisneau - Baiser Rue Mazarine.
35 Isola di Sardegna... la Terra più Antica del Mar Mediterraneo, molto probabile ex Terra di Atlantide.
36 Citroen trazione anteriore per multi uso commerciale a fine guerra... 1948 circa.
38 ITALIANI NON IMBASTARDITI... leggete, leggete, leggete.
Leggete e documentatevi al meglio e acculturatevi sul CHI era, CHI è e cosa SARA' di quella mentalità SINISTROIDE del cazzo che ancora oggi alberga in certe menti e fomenta il POPOLO ITALIOTA solo per i propri conti e tornaconti!!!
Per gli italiani di Pola e Fiume solo odio.
ILGIORNALE39 Bolides à Paris, 1956. Original photo by Robert Doisneau.
35 Isola di Sardegna... la Terra più Antica del Mar Mediterraneo, molto probabile ex Terra di Atlantide.
36 Citroen trazione anteriore per multi uso commerciale a fine guerra... 1948 circa.
37 La crème du café littéraire du XX siècle. Café de Flore Paris. Photo Ed van Elsken.
38 ITALIANI NON IMBASTARDITI... leggete, leggete, leggete.
Leggete e documentatevi al meglio e acculturatevi sul CHI era, CHI è e cosa SARA' di quella mentalità SINISTROIDE del cazzo che ancora oggi alberga in certe menti e fomenta il POPOLO ITALIOTA solo per i propri conti e tornaconti!!!
QUESTO ARTICOLO DELL'UNITA' ERA QUANTO CERTI SIGNORI POLITICANTI ITALIANI DI "sinistra" RIUSCIVANO AD ESPRIMERE NEI CONFRONTI DEI PROPRI FRATELLI ITALIANI CADUTI IN DISGRAZIA E IN FUGA DALL'ISTRIA E IL MONTENEGRO (grazie all'evento COMUNISTA Iugoslavo)... " RICORDATE DI CIO'... IL 4 MARZO 2018.
Giuseppe Pinna de Marrubiu
ITALIAPATRIAMIA - CATTIVI AL PUNTO GIUSTO
“Tornate a casa vostra”. Quando la sinistra sputava sui profughi istriani. POSTED BY: VICID86 10/02/2017
Il Pci non conobbe la parola “accoglienza”.Per gli italiani di Pola e Fiume solo odio.
L’Unità scriveva: “Non meritano la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci il pane”.
“Poi una mattina, mentre attraversavamo piazza Venezia per andare a mangiare alla mensa dei poveri, ci trovammo circondati da qualche centinaio di persone che manifestavano.
Da un lato della strada un gruppo gridava: "Fuori i fascisti da Trieste" e "Viva il comunismo e la libertà", sventolando bandiere rosse e innalzando striscioni che osannavano - Stalin, Tito e Togliatti -.
Stefano Zecchi, nel suo romanzo sugli esuli istriani (Quando ci batteva forte il cuore), racconta così il benvenuto del Pci agli italiani che abbandonarono la Jugoslavia per trovare ostilità in Italia.
Quella che fino a pochi attimi prima era la loro Patria.
Quando alla fine della seconda guerra mondiale, il 10 febbraio 1947, l’Italia firmò il trattato di pace che consegnava le terre dell’Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia di Tito, la sinistra non conobbe la parola "accoglienza".
Tutt'altro.
Si scaglio con rabbia e ferocia contro quei “clandestini” che avevano osato lasciare il paradiso comunista.
Trecentocinquantamila profughi istriani e dalmati.
Trecentocinquantamila italiani che la sinistra ha trattato come invasori, come traditori.
Ad attenderli nei porti di Bari e Venezia c’erano sì i comunisti, ma per dedicargli insulti, fischi e sputi.
A Bologna invece per evitare che il treno con gli esuli si fermasse, i ferrovieri minacciarono uno sciopero e poi rovesciarono il latte raccolto per le donne e i bambini affamati.
Ecco.
Bisogna dire che Giorgio Napolitano ha ragione: il Pd è l’erede del Pci.
Ma oggi la sinistra italiana, che di quella storia è figlia legittima, dimentica gli orrori del febbraio del ’47.
Ora si cosparge il capo di cenere e chiede a gran voce che l’Italia apra le porte a tutti i migranti del mondo.
Predica l'accoglienza verso lo straniero che considera un fratello, quando per anni ha considerato stranieri i suoi fratelli.
Ma gli unici profughi che la sinistra italiana ha rigettato con violenza erano italiani, Istriani e Dalmati.
Sono comunisti.
Gridano "fascisti" a quella povera gente che scende dalla motonave (…).
"Urlano di ritornare da dove sono venuti", ricorda Zecchi.
Non sono inventate le parole di Matteo Salvini, non sono sue.
Difatti, “Tornate da dove siete venuti” era lo slogan coniato dal Partito Comunista di Napolitano, Violante, D’Alema, Berlinguer e Veltroni.
L’Unità, nell'edizione del 30 novembre 1946, scriveva: Ancora si parla di "profughi", altre le persone, altri i termini del dramma. Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall’alito di libertà che precedeva o coincideva con l’avanzata degli eserciti liberatori.
"I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi".
Oggi invocano l’asilo per tutti.
Si commuovono alla foto del bambino riverso sulla spiaggia.
Lo pubblicano in prima pagina.
Dedicano attenzione sempre e solo a chi viene da lontano.
Agli italiani, invece, a coloro che lasciarono Pola, Fiume e le loro case per rimanere italiani, la sinistra riservò solo odio.
Lo stesso che gli permise di nascondere gli orrori delle Foibe.
“Non dovevamo dimenticare che eravamo clandestini, anche se eravamo italiani in Italia“.
ILGIORNALE39 Bolides à Paris, 1956. Original photo by Robert Doisneau.
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41 Robert Doisneau, laccordeoniste de rue mouffetard - Paris 1951.
42 Paris, Elise Daniels - street performers de Richard Avedon - Paris 1948.
43
44 Innamorati a Parigi - Baiser Blotto 1950.
45 Cinzano - Torino... reminds me of afternoons with dear family Eastcote, Pinner UK.
46 Doisneau: Paris Les Halles (forse non esiste un luogo reale a Parigi che eserciti un tale fascino come il ricordo di Les Halles "il ventre de Paris" definitivamente chiuse nel 1969). All'Hôtel de Ville, a Parigi, fino al 28 aprile 2012. Les filles au diable, 1933. Atelier Robert Doisneau.
47 DA Torino, La storia di "CINZANO" IN MOSTRA AL MUSEO DEL RISORGIMENTO.
Tutto è cominciato perché nel 2017 si celebra il suo 260° anniversario.
La Storia narra che si era il 1757, quando, a Torino nasceva "Cinzano".
Probabilmente il marchio del vermouth e dello spumante più importante d'Italia, d'Europa e del Mondo; e l’azienda, per tutelarne l’eredità, la blasonatura e guidarne il restyling in occasione di questo importante traguardo, ha iniziato a scavare nei Regi Archivi della città e negli oltre 40 mila faldoni custoditi dalla famiglia fondatrice.
Sono saltati fuori così una grande quantità di documenti, ma anche oggetti e illustrazioni che sono stati selezionati da un comitato scientifico formato da storici e docenti e coordinato da Paolo Cavallo.
Un materiale talmente prezioso e affascinante che si è pensato di condividerlo.
Da questo spunto è nata «Cinzano: da Torino al mondo», la mostra che con il sottotitolo di «Viaggio alla scoperta di un’icona italiana» è ospitata da giovedì 5 ottobre al Museo Nazionale del Risorgimento. Fino al 14 gennaio sarà possibile ammirare oggetti e documenti andando alla scoperta di un marchio che ha scritto un capitolo importante nell’evoluzione della cultura del bere e del costume italiano. L’allestimento è suddiviso in tre sezioni: quella principale è incentrata sulla comunicazione e la pubblicità con un’ampia selezione di poster originali firmati dai più importanti artisti degli ultimi due secoli. La seconda presenta materiali storici e fotografici che ripercorrono le vicende del marchio, mentre l’ultima è dedicata a oggetti come targhe, bicchieri, vassoi e bottiglie creati a partire dal 1852.
Tra le opere più intriganti ci sono alcune delle più famose illustrazioni, tra cui «Il Dio Pan» di Adolfo Hohenstein (1898), «La Zebra» di Leonetto Cappiello (1910), «Donna adagiata su grappolo» di Leonetto Cappiello (1920), «Cinzano, il cocktail perfetto» di Jean-Pierre Otth (1955), affiancate da molti oggetti rari che faranno ripercorrere l’avventura del marchio fondato da Carlo Stefano e Giovanni Giacomo Cinzano, una storia fatta di passione, curiosità e amore per la tradizione della produzione vinicola.
Una locandina destinata al mercato del Nord America.
48 20 maggio - Coppia elegantemente vestita seduta su una bicicletta modello 1886 per due.
Per la giornata Bike to Work, presentiamo questa foto non datata di una due posti modello 1886. Il Portico meridionale della Casa Bianca è visibile sullo sfondo.
49 Martini & Rossi Poster di Marcello Dudovich.
50 Daniel Pennac & Robert Doisneau, Le vacanze (L'ippocampo).
51 Tout le monde photographie ses vacances, avec plus ou moins de talent. Pour se souvenir, bien sûr, mais surtout pour partager ces moments rares avec ses amis, sa famille.
52Cinzano Asti Aperitif Wine.
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54 Correva l'anno 1936 - stazione centrale di Parigi, tutti in partenza: Emigrazione o vacanze?
55 Luxury Champagne.
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5859 Sardegna da amare: Antica Terra delle mie origini...
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61 Foto di Robert Doisneau, Scrapped Car - 1952, ci si divertiva con poco!
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63 Campari - l'aperitif Vintage Poster (artist: Nizzoli) Italy c. 1926.
64 Casting at Concert Mayol, 1953 - Atelier Robert Doisneau.
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69 Cordial Campari - 1936.
70 Fiat Lubrificanti, poster by Marcello Nizzoli 1930, inaugura a Palermo la mostra "Il ruggito della velocità". Arte della pubblicità 1920 - 1940, Marcello Nizzoli.
71 PUB. 1915, CORDIAL CAMPARI WW1 - GUERRA SOLDATI TRINCEA - Marcello Dudovich.
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75 E' bello pattinare sulle strade de Paris, Robert Doisneau, Roller skates at La Muette - Paris 1955.
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77 Rue Marcelin Berthelin Berthelot, Choisy de Roy, Robert Doisneau, May 1946.
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79 Al mercato delle lumache - Robert Doisneau, The snails - Paris 1951.
80 Genève, 6 Internationale Automobil und Fahrrad Austellung, Genf by Nizzoli Marcello / 1929.
81 Rita Hayworth en bike.
82 Evelyn Ankers - c. 1943.
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84 From Marcello Nizzoli (1887-1969), creator of the Post-Cubist Campari poster, to the young Futurist Fotunato Depero (1907-1998), to Leonetto Cappiello's ...
85 Aperitif lovers, Campari, Vermouth and Negroni aficionados of the universe, once again you owe your favorite cocktail to Piedmont!
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87 Leonetto Cappiello, Bitter Campari, 1921.
88 Alcuni impressionanti disegni di Leonardo da Vinci sono chiari: la dissezione del ventre femminile, taglio coito e dissezione grembo aperto contenente un feto ben formato .... Allo stesso modo, l'indagine in corso dei secoli nei cartoni animati, le donne streghe Venere senza denti e rugosa. Ancora più sbalorditivi, questi studi seppia si sovrappongono facilmente ai dipinti di Duchamp, in particolare l'addome femminile con la pittura della Sposa.
89 Le inversioni e i negativi sono l'origine della foglia di vite femminile e dell'oggetto del dardo,
Casting completo, di Duchamp, negativo / contro-forma .... da femminile a maschile ... objet-dard 1951.
90 Pezzi fusi e contro stampi di vulva e vagine realizzati da Marcel Duchamp. Foglia di vite femminile, Duchamp. casting di sesso, inversione.
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93 Tutto il mondo è paese: è anche a Cagliari si viaggiava così.
94 Mario Del Monaco nel centenario della sua nascita, avvenuta il 27 luglio del 1915.
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96 Esther Williams, 1950 circa.
97 Grete e muriel Browe, 1948 circa.
98 Fortunato Depero (Fondo, Trento, 1892 - Rovereto, Trento, 1960), Bitter Campari. L'aperitivo 1940 - 1950, ideazione 1928.
99 Cavalca una bicicletta, 1973 - Tina Aumont va in bicicletta, Alessandro Momo cerca di afferrare.
100 Giovanni Pressato, Una Storia di Eroismo e Propaganda, 1940.
=100 foto di un tempo vissuto e passato=
E... non finisce qui Pubblicato su Blogger oggi 19 febbraio 2018 alle ore 23,30 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu
41 Robert Doisneau, laccordeoniste de rue mouffetard - Paris 1951.
42 Paris, Elise Daniels - street performers de Richard Avedon - Paris 1948.
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44 Innamorati a Parigi - Baiser Blotto 1950.
45 Cinzano - Torino... reminds me of afternoons with dear family Eastcote, Pinner UK.
46 Doisneau: Paris Les Halles (forse non esiste un luogo reale a Parigi che eserciti un tale fascino come il ricordo di Les Halles "il ventre de Paris" definitivamente chiuse nel 1969). All'Hôtel de Ville, a Parigi, fino al 28 aprile 2012. Les filles au diable, 1933. Atelier Robert Doisneau.
47 DA Torino, La storia di "CINZANO" IN MOSTRA AL MUSEO DEL RISORGIMENTO.
Tutto è cominciato perché nel 2017 si celebra il suo 260° anniversario.
La Storia narra che si era il 1757, quando, a Torino nasceva "Cinzano".
Probabilmente il marchio del vermouth e dello spumante più importante d'Italia, d'Europa e del Mondo; e l’azienda, per tutelarne l’eredità, la blasonatura e guidarne il restyling in occasione di questo importante traguardo, ha iniziato a scavare nei Regi Archivi della città e negli oltre 40 mila faldoni custoditi dalla famiglia fondatrice.
Sono saltati fuori così una grande quantità di documenti, ma anche oggetti e illustrazioni che sono stati selezionati da un comitato scientifico formato da storici e docenti e coordinato da Paolo Cavallo.
Un materiale talmente prezioso e affascinante che si è pensato di condividerlo.
Da questo spunto è nata «Cinzano: da Torino al mondo», la mostra che con il sottotitolo di «Viaggio alla scoperta di un’icona italiana» è ospitata da giovedì 5 ottobre al Museo Nazionale del Risorgimento. Fino al 14 gennaio sarà possibile ammirare oggetti e documenti andando alla scoperta di un marchio che ha scritto un capitolo importante nell’evoluzione della cultura del bere e del costume italiano. L’allestimento è suddiviso in tre sezioni: quella principale è incentrata sulla comunicazione e la pubblicità con un’ampia selezione di poster originali firmati dai più importanti artisti degli ultimi due secoli. La seconda presenta materiali storici e fotografici che ripercorrono le vicende del marchio, mentre l’ultima è dedicata a oggetti come targhe, bicchieri, vassoi e bottiglie creati a partire dal 1852.
Tra le opere più intriganti ci sono alcune delle più famose illustrazioni, tra cui «Il Dio Pan» di Adolfo Hohenstein (1898), «La Zebra» di Leonetto Cappiello (1910), «Donna adagiata su grappolo» di Leonetto Cappiello (1920), «Cinzano, il cocktail perfetto» di Jean-Pierre Otth (1955), affiancate da molti oggetti rari che faranno ripercorrere l’avventura del marchio fondato da Carlo Stefano e Giovanni Giacomo Cinzano, una storia fatta di passione, curiosità e amore per la tradizione della produzione vinicola.
Una locandina destinata al mercato del Nord America.
48 20 maggio - Coppia elegantemente vestita seduta su una bicicletta modello 1886 per due. Per la giornata Bike to Work, presentiamo questa foto non datata di una due posti modello 1886. Il Portico meridionale della Casa Bianca è visibile sullo sfondo.
49 Martini & Rossi Poster di Marcello Dudovich.
50 Daniel Pennac & Robert Doisneau, Le vacanze (L'ippocampo).
51 Tout le monde photographie ses vacances, avec plus ou moins de talent. Pour se souvenir, bien sûr, mais surtout pour partager ces moments rares avec ses amis, sa famille.
52Cinzano Asti Aperitif Wine.
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54 Correva l'anno 1936 - stazione centrale di Parigi, tutti in partenza: Emigrazione o vacanze?
55 Luxury Champagne.
100 Giovanni Pressato, Una Storia di Eroismo e Propaganda, 1940.
=100 foto di un tempo vissuto e passato=
E... non finisce qui Pubblicato su Blogger oggi 19 febbraio 2018 alle ore 23,30 da: Giuseppe Pinna de Marrubiu